“Negli ultimi anni ci si è soffermati molto sul peso delle comorbidità associate alla psoriasi, cioè quelle problematiche come diabete, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica, per citarne solo alcune, che sembrano essere fortemente correlate a questa patologia apparentemente solo della pelle. Non è del tutto chiaro se di fronte a una predisposizione genetica, la forte obesità, per esempio, possa essere la causa scatenante della manifestazione della malattia in modo più o meno grave o se sia una casuale conseguenza.
Importanti risultati sono emersi in particolare dallo studio dell’associazione tra una corretta alimentazione e miglioramento della psoriasi. Adottare una dieta sana, varia ed equilibrata con alimenti ricchi di particolari nutrienti capaci di ridurre lo stato infiammatorio, permette sicuramente di evitare l’innesco del “circolo vizioso” che è, almeno in parte, causa delle comorbidità.”
Ma entriamo nel dettaglio. Psoriasi e alimentazione. Cosa mangiare per stare meglio?
Una dieta ricca in fibra, la cui fonte principale sono le verdure crude e i cibi integrali, è in grado di abbassare la risposta dell’insulina, diminuire l’assorbimento del colesterolo con conseguente maggiore senso di sazietà, e migliorare il profilo lipidico. La fibra inoltre ha un importante effetto prebiotico, cioè favorisce l’equilibrio della flora intestinale, quell’insieme di microrganismi benefici e protettivi chiamati anche microbiota la cui diminuzione può causare un mancato effetto barriera contro i microrganismi nocivi innescando risposte incontrollate del sistema immunitario e un microambiente pro-infiammatorio.
I pazienti psoriasici risultano in genere più carenti in colecalciferolo (vitamina D3), la cui fonte principale rimane l’esposizione al sole per almeno 20 minuti al giorno. Nell’alimentazione lo ritroviamo per esempio nel latte, nelle uova e nel pesce. Lo zinco e il selenio sono invece minerali in grado di favorire una corretta risposta immunitaria nell’organismo. Nello specifico della malattia, lo zinco (oltre alle uova e al latte ne sono ricchi i legumi), ha un’azione antiossidante ed è utile nel trattamento della psoriasi per favorire il trofismo della pelle e la regolazione del glucosio nel sangue. Il selenio (che si trova soprattutto nel pesce e nella frutta secca), oltre a sostenere una corretta funzionalità della tiroide contribuisce alla riduzione dei radicali liberi, principale causa dello stress ossidativo e di conseguenza dei processi di natura infiammatoria.
Gli acidi grassi polinsaturi omega 3, in particolare l’acido alfa linolenico (ALA) sono importanti nutrienti in grado di modulare le risposte del nostro organismo e contrastare l’infiammazione. Il corpo non è in grado di produrli autonomamente e devono quindi essere introdotti con la dieta, principalmente attraverso l’assunzione di pesce azzurro (sgombro, sardine, alici) ma anche merluzzo, tonno, salmone e trota. Per un buon stato di salute la dose giornaliera di alfa linolenico non dovrebbe essere inferiore a 250 mg, quantità racchiusa in 3 o 4 noci o 2 cucchiai di semi di lino, in alternativa alla già citata porzione giornaliera di pesce.
Per l’alto contenuto di grassi monoinsaturi e di una complessa miscela di molecole fenoliche (oleuropeina, idrossitirosolo, tirosolo, oleocantale), l’olio extra vergine d’oliva è in grado di migliorare le difese antinfiammatorie e antiossidanti aumentando l’espressione delle citochine antinfiammatorie come IL-10.
Bere molta acqua migliora l’idratazione della pelle, che nel paziente con psoriasi risulta secca e desquamata. Il consiglio è di scegliere un’acqua ricca di sali minerali e di assumerne almeno due litri al giorno.
Alle Terme di Comano il Percorso Psoriasi prevede, in abbinamento alla balneoterapia, l’assunzione giornaliera dell’acqua termale oligominerale di Comano. Fonte naturale di bicarbonato, calcio e magnesio, permette di reintegrare i liquidi persi durante i bagni termali per psoriasi, ma aggiunge anche un’importante attività diuretica e di ricambio metabolico.
Quanto detto sopra sembra riassumersi all’interno della dieta mediterranea. Uno studio condotto su circa 70 persone nel 2015 (Barrea et al.) ha voluto calcolare per la prima volta su un gruppo di pazienti affetti da lieve e grave psoriasi quanto l’aderenza a una dieta normocalorica e basata sui principi della dieta mediterranea potesse avere dei benefici sulla diminuzione dell’estensione della malattia psoriasica. I risultati sono stati ottimi e significativi. Maggiore era l’aderenza alla dieta, maggiore era la risposta alle cure e la regressione della malattia. La dieta mediterranea, infatti, prevedendo l’uso giornaliero di fonti energetiche quali cereali, pesce, legumi e olio extra vergine d’oliva, frutta e verdura di stagione e locali, sembra essere ottima a fornire nutrienti e micronutrienti che ancor di più da un paziente con psoriasi dovrebbero essere assunti giornalmente.
Per maggiori informazioni sui servizi di nutrizione e piani alimentari per psoriasi a cura della dott.ssa Laura Giglia: info@termecomano.it - 0465 763 300