Mesorhizobium comanense. Questo il nome dato al nuovo microrganismo scoperto e descritto dall’Università di Trento nell’acqua termale di Comano, finora sconosciuto alla scienza, che presenta un’importante attività antinfiammatoria con applicazioni nel trattamento delle malattie allergiche della pelle come psoriasi e dermatite.
L’idea è sfruttarne le potenzialitàinserendolo quale elemento primario nella linea cosmetica Terme di Comano Skincare, procedendo prima di tutto con la brevettazione, vista l’assoluta novità per il mondo scientifico. Per questo, nei giorni scorsi, è stata depositata domanda,
Tutto nasce da un’intuizione di Mario Cristofolini, presidente dell’Istituto G.B. Mattei per la ricerca in idrologia medica e medicina termale di Comano che, alla luce delle nuove tecniche microbiologiche a disposizione, capisce l’importanza di approfondire i meccanismi di efficacia dell’acqua termale.
Le ricerche, volte a studiare comunità microbiche (il microbiota) dell’acqua termale, e le relative interazioni con la flora che popola lapelle affetta da patologie per portarne il riequilibrio e quindi il miglioramento della situazione, vengono effettuate in partnershipcon il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata Cibio dell’Università di Trento.
«Analizzando l’acqua termale di Comano abbiamo trovato centinaia di microrganismi, la maggior parte dei quali sconosciuti alla scienza, come quello oggetto della domanda di brevetto, con marcata azione antinfiammatoria» afferma Olivier Jousson, ricercatore e capoprogetto del Dipartimento Cibio dell’Ateneo di Trento. «Si tratta di una vera e propria firma – continua Jousson – che questi microrganismi pongono all’acqua termale, rendendola riconoscibile e stabile a prescindere dalla stagionalità e dal tempo. Una caratteristica che abbiamo riscontrato anche in uno studio in corso su altre acque termali trentine».
A breve un cosmetico innovativo per combattere dermatiti, psoriasi e altri inestetismi della pelle.Le Terme di Comano puntano al miglioramento continuo dei propri prodotti cosmetici in termini di qualità, per soddisfare le aspettative di un consumatore sempre più esperto ed esigente; in termini di sicurezza, per realizzare prodotti con formulazioni adatte anche alle pelli sensibili; infine, in termini di efficacia, per avere prodotti che portino risultati evidenti per le diverse esigenze. Si tratta di un processo che ha richiesto anni di lavoro e che grazie alle nuove formulazioni cosmetiche contenenti il lisato batterico ora in fase di studio, presto passerà ai test finali.
Questi nuovi cosmetici andranno ad arricchire la linea Terme di Comano Skincare, lanciata nell’autunno 2019, che ha visto una revisione completa non solo a livello di grafica e packaging ma anche nelle formulazioni viso e corpo, arricchite di principi attivi biotech che potenziano l’effetto dell’acqua termale.
«Un impegno all’innovazionemesso in atto dalla nostra azienda, che grazie agli investimenti e alla ricerca, ha avuto modo di isolare e scoprire questa nuova materia prima, alla quale stiamo dedicando molto impegno ed energie allo scopo di potenziarne le caratteristiche e di garantirne la massima sicurezzadi utilizzo» spiega Sabrina Bonazza, farmacista cosmetologa, responsabile Terme di Comano Skincare.
Il settore ricerca e sviluppo è da sempre ritenuto prioritario e fondamentale dalle Terme di Comano. Nell’ultimo quinquennio l’azienda ha investito in ricerca circa 730.000 euro assieme ai Comuni proprietari, ad altre organizzazioni del territorio e grazie al sistema di sostegno allo sviluppo del settore termale della Provincia e grazie all’impegno dell’Istituto G.B. Mattei.
«La ricerca è un elemento strategico per la validazione medico-scientifica di quello che proponiamo al cliente e grazie ad essa le Terme di Comano hanno potuto costituire un prestigioso posizionamento nel panorama termale nazionale e internazionale» afferma Elena Andreolli, consigliere delegato dell’azienda. «Grazie al brevetto ci poniamo come pionieri dell’innovazione nell’ambito termale e cosmetico a livello mondiale, raggiungendo risultati che neanche i nostri concorrenti multinazionali hanno ottenuto. Il nostro obiettivo futuro è di accrescere le quote di mercato nella cosmesi di qualità dedicata a pelli sensibili e con problematiche e diventare uno dei punti di riferimento in Italia e non solo» continua Elena Andreolli.