Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Mirko Galafassi, 62 anni, ingegnere residente a Kilchberg, in Svizzera ma originario di Varese. Lo raggiungiamo telefonicamente, per conoscerlo meglio e rispondere con piacere alla sua voglia di condividere l’esperienza a Comano.
Il suo è un caso di dermatite atopica alle mani. Tutto comincia nel 2018, con l’improvvisa comparsa di una ragade sul pollice sinistro. “Questa prima avvisaglia”, ci spiega Mirko, è stata l’inizio di un vero e proprio calvario, perché nell’arco di sei mesi le ragadi si sono rapidamente diffuse su quasi tutte le dita delle mani”.
La ricerca di una soluzione l’ha portato, come quasi sempre accade in questi casi, a rivolgersi a uno specialista. “Ho scelto di affidarmi alla Clinica Dermatologica dell’Università di Zurigo” prosegue Mirko. “Lì ho mi sono state prescritte inizialmente alcune terapie a base di creme ed applicazioni di raggi UVA, poi con pillole di Toctino (a base di vitamina A), un farmaco molto costoso che, secondo i dermatologi, avrebbe dovuto risolvere il problema, ma che in realtà ha solo rallentato la formazione delle ragadi sulle dita delle mani senza eliminarle. Questa terapia è stata alla fine sospesa, anche a causa dei fastidiosi effetti collaterali come rash sul viso e in testa”.
La convivenza con il problema alle mani si intensificava durante le giornate lavorative. Mirko ci racconta come le ragadi sulle punta delle dita limitassero la sua quotidiana attività al computer. Per porre rimedio al fastidio provocato dal battere sulla tastiera e il sanguinamento che spesso ne derivava era costretto a indossare tutto il giorno guanti di cotone.
La scoperta delle Terme di Comano è avvenuta nel 2020, ma non prima di fare un ulteriore tentativo con una terapia farmacologica. “I dermatologi svizzeri hanno deciso di passare al Dupixent, altro medicinale costosissimo (circa 500 euro a fiala), che mi dovevo iniettare due volte al mese. Nel frattempo, mia moglie ha iniziato a cercare sul web delle alternative ed è lì che ha trovato le risposte che cercava: le Terme di Comano. Così, ancora sotto terapia Dupixent, a luglio ho prenotato la mia prima settimana terapeutica nel vostro centro termale”.
Chiediamo a Mirko di raccontarci come è andata questa sua prima esperienza. “Il programma prevedeva due bagni termali al giorno. La dermatite è regredita immediatamente e le dita delle mani sono tornate quasi normali, una sensazione davvero splendida. Sono rientrato in Svizzera senza avere però la certezza che i risultati positivi fossero da attribuire all’acqua termale di Comano o al Dupixent. La risposta è arrivata qualche mese dopo, dal momento che pur proseguendo la terapia farmacologica le ragadi si erano comunque ripresentate”.
Curarsi alle terme di Comano per Mirko rappresenta oggi un punto fermo a cui non può e non vuole rinunciare. Ce lo spiega direttamente lui attraverso le sue parole: “Torno a Comano una o due volte l’anno, di solito in estate e in inverno, a scopo di mantenimento. Dopo un anno senza assumere farmaci e uno senza ragadi posso dire con assoluta certezza che l’acqua termale delle Terme di Comano funziona e nel mio caso è anche l’unica valida terapia per debellare la dermatite atopica”.
A Mirko piace definire quella a Comano come una “vacanza terapeutica” sotto tutti i punti di vista: al di là dell’acqua termale, il centro è immerso in un ambiente incantevole e rilassante ed è circondato dalla natura. In più Comano è vicino a Trento, una bellissima città, al Lago di Garda ma anche ad Andalo, che a uno sciatore come me piace in maniera particolare. Tutti validi motivi per tornarci sempre volentieri e unire l’utile al dilettevole”.